Il Covid non congela il rapporto con il Giappone: le eccellenze enogastronomiche volano a Kanramachi

Pubblicato il 9 giugno 2021 • Commercio , Cultura

Dopo le circa 5mila bottiglie di olio extra vergine d'oliva partite tra febbraio e dicembre 2020, proprio in questi giorni è programmata la spedizione di circa 3.500 bottiglie di vino di aziende certaldesi. La destinazione? Gli scaffali del punto vendita 'Michino-eki Kanra' a Kanramachi, città giapponese gemellata con Certaldo. Proprio così: se l'emergenza Covid-19 ha inevitabilmente congelato la possibilità di fare viaggi e quindi di onorare in presenza, nel 2020, il gemellaggio che vede protagonisti gli studenti e l'amministrazione comunale, non si sono invece interrotti gli scambi commerciali per rifornire il punto vendita fondato come centro prodotti nel 1985 e poi registrato ufficialmente come punto vendita 'Michino-eki Kanra' nel 2011. Quest'anno ricorre il decimo anniversario della registrazione ufficiale del marchio all'albo di Agenzia per il territorio nazionale.
 
All'interno dell'attività, un settore è interamente dedicato a vino, olio e cantuccini certaldesi, ma c'è spazio anche per la pizza 'made' in Certaldo: nel 2014, dopo la ristrutturazione dell'edificio, è stato installato un forno, rivestito di piastrelle prodotte a Certaldo, per cuocere la pizza e, nel corso dello stesso anno, un tirocinante pizzaiolo giapponese è stato inviato a 'scuola' da un pizzaiolo certaldese per imparare i segreti dell'arte culinaria legata a uno dei prodotti italiani più conosciuti e apprezzati nel mondo.
 


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