Ernest Pignon-Ernest / Certaldo 1980

Pubblicato il 4 aprile 2024 • ArtePiazzetta del Vicariato, 1

La mostra documentale “Ernest Pignon-Ernest / Certaldo 1980” è composta da una raccolta di fotografie, documenti, frammenti e da una testimonianza video dell’artista (realizzata dal Collettivo Sikozel). Il percorso espositivo ci riporta al settembre certaldese del 1980, all’interno della mostra-azione dal titolo “Il naturale e l’umano", coordinata dal critico d’arte Antonio Del Guercio. In quella occasione Ernest Pignon-Ernest realizzò un intervento dal titolo “Molti uomini e molte donne venuti a Certaldo”, incollando in vari luoghi della città moltissime serigrafie giganti: “donne e uomini nudi in atto di penetrare nelle case e negli edifici pubblici; Pasolini crocifisso a testa in giù e la pelle d’uomo di Michelangelo”, come recita l’articolo di Del Guercio pubblicato sulla rivista Rinascita dell’epoca.

Le sue opere sono il  risultato della relazione tra diversi elementi: l'immagine incollata in un luogo, il luogo dove essa è inserita, il momento nel quale essa appare e il tempo nel quale scompare e infine lo "spettatore", il passante che si relaziona con essa. Per comprenderne la ricca gamma di significati è necessario prestare attenzione a ciascuno di questi aspetti, perché, come si vedrà, l'opera d'arte non può fare a meno di nessuno di essi: “l’opera, non è l'immagine stessa, ma quello che essa provoca di interrogazioni sul luogo”.

 

Martedì 23 aprile 2024 ore 17.30 / CHIESA SS TOMMASO E PROSPERO_Certaldo

> INCONTRO PUBBLICO CON ERNEST PIGNON-ERNEST
ERNEST PIGNON-ERNEST & CERTALDO 1980

Incontro pubblico tra Ernest Pignon-Ernest e la comunità di Certaldo, con interventi di certaldesi testimoni del suo intervento nel settembre del 1980.

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Ernest Pignon-Ernest 

Artista francese, nasce a Nizza nel 1942. La sua ricerca artistica indaga le memorie dei luoghi, che l’artista rievoca suggestivamente attraverso allestimenti site-specific di disegni e serigrafie. La sua predilezione per la creazione di opere in forte attinenza con il luogo di destinazione, l’impegno politico, culturale e sociale dimostrato nel suo lavoro, in aggiunta a un approccio situazionista e spiazzante delle sue installazioni effimere, fanno sì che Ernest Pignon-Ernest sia oggi considerato fra i precursori dell’arte urbana.

Il primo progetto in strada risale al 1966 e riguarda la realizzazione sull’altopiano di Albion di una serie di stencil raffiguranti vittime del disastro nucleare di Hiroshima, in risposta critica alla creazione di una base di lancio per missili nucleari nella zona. 

Il profondo legame fra opera e contesto diventa da questo momento fondamentale per Ernest Pignon-Ernest, che rifiuta il sistema istituzionale per esprimersi direttamente nei luoghi d’ispirazione. Con questo spirito nascono anche i progetti successivi, come il grande allestimento di serigrafie realizzato in occasione del centenario della Comune parigina (1971) o nelle opere realizzate nel 1980 a Certaldo in omaggio a Boccaccio e Pasolini. All’intellettuale italiano ha inoltre dedicato nel 2015 una serie di serigrafie affisse nei luoghi di pasoliniana memoria che lo ritraggono in una Pietà. L’interesse per la cultura italiana e mediterranea porta l’artista a compiere numerosi viaggi, fra cui un soggiorno a Napoli fra il 1988 e il 1995, dove realizza diversi poster ispirati a Caravaggio e alla pittura barocca napoletana. 

Artista impegnato, Ernest Pignon-Ernest ha spesso indirizzato la sua ricerca artistica verso opere mirate alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica su temi come l’apartheid (1974), l’aborto clandestino (1975), l’AIDS (2002). 


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