“O Bella, ciao!”, al Teatro Boccaccio una serata in ricordo di Denise Latini

Pubblicato il 27 ottobre 2022 • Cultura

“O Bella, ciao!”. È questo il titolo dello spettacolo che si terrà giovedì 3 novembre alle 21 al Teatro Multisala Boccaccio di Certaldo (FI) per ricordare Denise Latini, certaldese prematuramente scomparsa due anni fa, da sempre attiva per i diritti dei lavoratori che ha ricoperto anche importanti ruoli istituzionali a livello locale. Sul palco Benedetta Giuntini e Katia Beni, che si cimenteranno in una doppia esibizione. Ingresso ad offerta libera, il cui ricavato sarà devoluto alla École maternelle "Denise Latini" a Daga Dialaw, in Senegal.

L'iniziativa è organizzata dal Comune di Certaldo, in collaborazione con Associazione Circolo di Idee, I Bambini di Ornella, ANPI Certaldo, Associazione Polis Certaldo, SPI Cgil e Soci Unicoop Firenze.

Il progetto di solidarietà

Denise Latini ha vissuto intensamente la sua passione civile e politica, testimoniandola nel lavoro come avvocato, nell’associazionismo, nelle istituzioni. Il suo sogno era quello di poter costruire una scuola a Daga Dialaw, villaggio rurale a circa 100 KM da Dakar, isolato, dove il tasso di scolarizzazione è del 21%. Il suo lascito ha permesso di realizzare l’istituto, che rappresenta un’importante opportunità di crescita, emancipazione e cittadinanza, ma il progetto ha bisogno di continuare a crescere per perfezionarsi e offrire agli studenti e alla comunità il servizio di cui ha bisogno.

Le attività sono svolte da educatrici del villaggio, coordinate da operatori qualificati dell’associazione I Bambini di Ornella, che da molti anni opera in Senegal, in particolare nel sistema educativo.

Un doppio spettacolo in ricordo di Denise Latini

In occasione della serata speciale al Teatro Boccaccio si alterneranno sul palco le attrici Benedetta Giuntini e Katia Beni.

La prima si cimenterà nello spettacolo “Memorie di una lunatica”, andato in scena in anteprima alla scorsa edizione di Mercantia e tratto dal libro di Barbara Garlaschelli “Non volevo morire vergine”. L’esibizione, a differenza di quanto avvenuto per il Festival Internazionale del Quarto Teatro, sarà modificata per l’occasione e arricchita dall’accompagnamento del violinista Roberto Cecchetti, elemento centrale della narrazione. È la storia di Barbara, da anni in condizioni di grave disabilità, che entra in contatto simbiotico con la luna, compagna di strada ed elemento ispiratore verso l’infinito. Un racconto fatto di leggerezza, senza un minimo di autocommiserazione, un inno alla vita.

Katia Beni porterà invece sul palco un estratto di “Tutto sotto il tetto” di Katia Beni e Donatella Diamanti, che sviscera la narrazione tragicomica di una sfida improbabile: quella di ristrutturare casa e trovare così un rifugio, un luogo tutto per sé. In scena i paradossi vissuti nelle stanze private, situazioni esilaranti, piccoli e divertenti aneddoti della vita di tutti i giorni. La protagonista, trovandosi sola a gestire la situazione in un mondo maschile e maschilista, porterà alla luce le nostre debolezze e i nostri vizi.


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